Blatta orientalis o scarafaggio nero – caratteristiche e metodi di controllo

Uno degli animali infestanti più conosciuti è sicuramente la Blatta orientalis. Conosciuto con il nome comune di scarafaggio nero, questo insetto è uno dei più trattati da Biosistemi, vista la grande capacità di infestare numerosi ambienti di origine umana.

In questo articolo scopriamo insieme la biologia di questa specie e i rischi igienico-sanitari correlati alla sua presenza.

 

 

 

Caratteristiche e biologia della blatta

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La Blatta orientalis  -o scarafaggio nero- è un insetto appartenente all’ordine Blattodea, che comprende tutti gli insetti noti come blatte o scarafaggi. Sul nostro pianeta sono presenti circa 4400 specie di scarafaggi, raccolti in 500 generi e in 6 famiglie. In Italia ne sono presenti 40 specie, rappresentanti tre famiglie. Tra queste specie, alcune sono infestanti e possono causare gravi danni alle attività umane: si possono citare la blatta americana (Periplaneta americana), la blattella grigia o fuochista (Blattella germanica) e la blatta dei mobili (Supella longipalpa). 

Anche lo scarafaggio nero rientra tra le specie infestanti, ed è ampiamente diffuso nel nostro paese. Originaria della penisola di Crimea e delle regioni intorno al Mar Nero e al Mar Caspio, è ormai una specie cosmopolita. È una blatta di 2.5-4 cm di lunghezza, caratterizzata da una forma appiattita e da lunghe antenne filiformi. Gli adulti sono di colore nero e presentano un marcato dimorfismo sessuale (ovvero maschi e femmine sono diversi a livello di caratteristiche morfologiche), con i maschi dotati di ali che si estendono quasi su tutta la superficie dorsale, e le femmine con ali molto piccole, che non le permettono di volare. I giovani sono di colore più chiaro, partendo dal bianco dei neonati, passando dal giallastro dei primi stadi vitali e arrivando al marrone degli esemplari quasi adulti. 

 

Ciclo biologico

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Il ciclo biologico di questo animale è abbastanza lungo: le uova si schiudono dopo un periodo compreso tra i 40 e gli 80 giorni, con i piccoli che passano attraverso gli stadi di neanide (senza abbozzi alari) e ninfa (con abbozzi alari) per 24-140 settimane prima di diventare adulti, i quali avranno una vita di 5-26 settimane. Il periodo di sviluppo dipende essenzialmente dal clima e dalla disponibilità di cibo. La femmina depone fino a 16 uova all’interno di strutture chiamate ooteche, lunghe circa 1 cm. La specie è adattata in modo migliore al freddo rispetto alle altre blatte, e predilige i climi temperati piuttosto che quelli tropicali; i suoi habitat preferiti sono caratterizzati da presenza di acqua, umidità e con temperatura abbastanza costante, dove si rintana in un grande numero di individui in fessure ed anfratti per stare al riparo dalla luce, da cui rifugge. Esempi di ambienti in cui si può rinvenire sono garage, cantine, fogne, fosse biologiche e scarichi dell’acqua piovana. In casa, dove si avventura alla ricerca di cibo, si può rinvenire in bagni, lavanderie e cucine. È una specie onnivora e molto vorace, capace di nutrirsi di qualsiasi forma di sostanza organica, anche quella contenuta nei rifiuti, nei liquami e in alimenti in decomposizione. Può arrecare gravi danni alle derrate alimentari.

Importanza igienico-sanitaria

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La Blatta orientalis è potenzialmente un vettore di numerose malattie virali, batteriche e parassitarie. A livello di virus, è un vettore del virus dell’epatite A, mentre come veicolo di malattie batteriche, può essere in grado di trasmettere Salmonella (agente eziologico della salmonellosi) vari enterobatteri (agenti eziologici di alcuni fenomeni di dissenteria) e addirittura Vibrio cholerae (agente eziologico del colera).  Inoltre, può trasmettere diversi protozoi e con le proprie feci può liberare le uova di vermi parassiti come nematodi e cestodi. Per queste ragioni lo scarafaggio nero rappresenta una specie di grande interesse igienico-sanitario ed è di fondamentale importanza porre fine ad un’eventuale infestazione di questa blatta in ambienti di origine umana come case e attività commerciali. 

 

Metodi di prevenzione e controllo

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Le infestazioni da Blatta orientalis si verificano quando questi insetti penetrano nelle abitazioni, nei locali commerciali o in altri ambienti tramite i punti di contatto tra le strutture, come ad esempio i punti di intersezione tra le tubature. Possono anche infestare un nuovo ambiente strisciando sotto le porte e le porte-finestre.

Senza ombra di dubbio, per impedire alla Blatta orientalis di penetrare all’interno delle strutture di interesse, è di vitale importanza assicurare la chiusura di tutti gli interstizi (ad esempio di muri e pavimenti) e dei “punti deboli”. Inoltre, è importante evitare l’accumulo di sostanza utilizzabili da questa specie come risorse alimentari, ed eliminare luoghi che possono utilizzare come ricovero. 

Questi insetti possono sfruttare gli imballaggi per colonizzare nuovi ambienti, in quanto le ooteche possono essere deposte all’interno di essi; svuotare gli imballaggi ed eliminarli il prima possibile è un buon metodo per prevenire il rischio di infestazione. In sostanza, delle buone pratiche di pest proofing sono sicuramente da mettere in atto per limitare un’infestazione in atto o prevenire un’eventuale infestazione da Blatta orientalis. Abbiamo trattato in dettaglio l’argomento del pest proofing in questo articolo sul nostro blog.

In caso di avvistamento di alcuni esemplari, il tecnico disinfestatore esegue un sopralluogo per valutare l’entità dell’infestazione. Questa specie di blatta, come visto in precedenza, ha un ciclo biologico abbastanza lento, ma vista l’abitudine di vivere in luoghi nascosti e di essere attiva prevalentemente di giorno, può passare inosservata e dare vita col tempo a colonie molto numerose, in grado di causare pesanti infestazioni.

 

Il nostro intervento: la disinfestazione professionale per scarafaggi neri o Blatta orientalis

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Il tecnico disinfestatore eseguirà un sopralluogo al fine di cercare esemplari dello scarafaggio nero. Nel caso Blatta orientalis, i luoghi controllati principalmente saranno accomunati da una forte presenza di umidità e presenza di organico tra cui i tombini (fogna, elettrici e tecnici), scollamenti dei muri, seminterrati, cantine, locali di produzione e magazzini.

Una volta che l’infestazione è appurata, il tecnico disinfestatore inizia il trattamento nei punti frequentati dallo scarafaggio nero. I servizi di disinfestazione professionali contro lo scarafaggio nero vedono l’impiego di un atomizzatore che irrora ad alto volume tutte le superfici ed aree interessate dall’insetto.  L’insetticida verrà applicato in sicurezza nei tombini ovvero negli negli scarichi, scoli e raccordi fognari. In seguito, si interviene presso le fessure, crepe negli anfratti di muri e altri luoghi, in cui le blatte dimorano e si riparano. Inoltre, si possono posizionare nei locali di interesse dei formulati composti da esche alimentari che si attivano in seguito ad ingestione.

Un altro metodo, utilizzato specialmente nei locali più piccoli come le abitazioni private, è rappresentato dalle trappole adesive, in grado di catturare un grande numero di esemplari. Questo metodo può servire anche come strumento di monitoraggio dell’infestazione. 

Scarafaggio nero e blatta, non solo nella fogna

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Lo scarafaggio nero, o Blatta orientalis, è un insetto che in ambiente urbano si nutre principalmente del guano e dei residui organici. Tali risorse possono essere reperite nelle diverse tombinature fognarie ma anche presso tutti quegli ambienti in cui vi sono situazioni igieniche precarie. Caso emblematico è il forte rapporto tra il guano del piccione e lo scarafaggio nero. La blatta, abile arrampicatrice, può raggiungere i sotto-tetti delle abitazioni e creare infestazioni molto gravi in caso vi sia presenza del guano di piccione. La sostanza organica (guano), l’ambiente indisturbato e buio permettono il tranquillo proliferare delle blatte le quali poi possono entrare in casa mediante condutture tecnico o attraverso spazi esterni.

L’igiene e l’esclusione dei piccioni, in quegli ambienti risulta cruciale per una corretta prevenzione e dunque evitare che lo scarafaggio nero possa trovare ambienti favorevoli.

Conclusioni

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Biosistemi, per i propri servizi di disinfestazione, è in grado di fornire una corretta identificazione delle varie specie insetti, grazie ai suoi tecnici esperti. Essere in grado di identificare le varie specie di insetti permette un approccio sostenibile, efficace e sicuro dal punto di vista igienico-sanitario.

La corretta identificazione della Blatta orientalis è cruciale per individuare i luoghi dove effettuare i trattamenti di disinfestazione e permettere così una risoluzione dell’infestazione. Se vuoi saperne di più sulle nostre attività di disinfestazione, puoi consultare questo articolo.